25 Gennaio 2005

 

PRIMARIE A GROTTAFERRATA
E' scontro sulle primarie di Grottaferrata, paese alle porte di Roma, svoltesi sabato e domenica. Qui un esperimento fortemente voluto dal capogruppo della Margherita al senato Willer Bordon spacca il partito di Rutelli. Bordon le aveva addirittura proposte come modello per tutto il centrosinistra. Esponenti di spicco del suo partito però contestano l'operazione. Luigi Zanda parla apertamente di un «pasticcio privo di riscontri indipendenti, visto che il voto era perfino aperto al voto del centrodestra e condotto con campagne di sms simili a quelle di Berlusconi». Al termine della due giorni avrebbero votato 1.373 elettori su 15mila aventi diritto (il 9,1 per cento). Nessuno dei sette candidati alla carica di sindaco ha comunque ottenuto il 51 per cento dei voti e quindi il 4 febbraio sarà convocata una «convention» di cento delegati eletti proporzionalmente in cui si tenterà di trovare un accordo. Ds e Margherita ad ogni buon contro avrebbero già individuato la persona giusta per la carica di primo cittadini in Maria Giuseppa Elmo, che però non si è presentata alle primarie. Primo nelle urne invece era uscito Mauro Tomboletti, 49 anni, ex assessore della Quercia poi fuoriuscito che ha incassato 351 preferenze (il 28% dei consensi).